Igor Novar – Savino del Bene Scandicci 3-0 (25-17, 25-19, 25-18)
Ancora con l’adrenalina in corpo per il bronzo mondiale dell’Italvolley femminile, ho riposto tanta fiducia in questo prima big match della stagione 2022-23. Con ben sette potenziali atlete iridate in campo, tra muri e palle spinte che hanno tenuto alto il valore il comparto nazionale fino al terzo posto ad Apeldoorn, immaginavo un spettacolo incredibile al PalaIgor.
La grande delusione
Partita facile per Novara che in tre set macina punti senza fatica. Facile, brutta e piena di episodi discutibili. Un po’ era nell’aria la delusione già dalla scoperta, nel pre-partita, che una delle atlete che volevo osservare con attenzione (Elena Pietrini) non avrebbe preso parte all’incontro.
Onore naturalmente alle vincitrici, che con poco sforzo hanno portato meritatamente a casa il match, ma personalmente speravo in una partita combattuta e non piatta e scontata. Visti anche i punteggi finali, quasi neanche veritieri su ciò che le avversarie hanno dimostrato in campo. Se la Igor avesse giocato a pieno ritmo probabilmente sono sarebbero neanche arrivate a 10 punti, altro che 17 o 18. Da spettatore curioso ed ex-arbitro, più che da tifoso, in diverse occasioni ho storto il naso. E purtroppo una volta anche per una cantonata arbitrale abbastanza palese che ha alzato ampiamente i toni in maniera inutile, visto anche che grazie al video check chiamato era impossibile sbagliare.
Un pugno di punti salienti
- Il primo arbitro è una vecchia conoscenza vigevanese che già ai tempi era una promessa nazionale: Roberto Boris. Fischia correttamente l’attacco falloso di Anna Danesi a seguito di un’alzata di Eleonora Fersino (libero) nettamente in prima linea. Casca invece in maniera clamorosa nel doppio tocco di palla di Anna Danesi pochi istanti dopo, attacco invadente sempre di Anna Danesi confermato dal video check, facendo scaturire vibranti proteste da entrambe le parti per la poca chiarezza dell’accaduto. Semplicemente, avendo toccato la prima volta (muro) il secondo tocco era un attacco invadente, con buona ragione delle forti contestazioni di Barbolini.
- Ofelia Malinov, seconda palleggiatrice della nazionale italiana, non pervenuta. Regia meno di zero, si fa fischiare ben tre “doppie” in un campionato dove è quasi impossibile che succeda, non riesce a servire le bande opportunamente e arrabatta scarsamente il centro. Sostituita con Isabella Di Iulio la partita prende un’impronta diversa e la squadra soffre meno.
- Non sono nella testa di Massimo Barbolini e non conosco il motivo di molte scelte, ma continuo a domandarmi come sia possibile che una Malinov resti in campo fino al 16-6 con rendimento zero, o una Camilla Mingardi sia fuori dal campo. Il 25-17 finale dice tanto di come siano cambiate le cose dopo l’ingresso di Di Iulio e Mingardi. E lo stesso vale quando nel terzo set, in cui dovresti provare a rimontare lo svantaggio e tentare di vincerlo, ritorna in campo la Malinov.
- Altra grande mancanza di personalità in campo, Ekaterina Antropova. Probabilmente l’atleta con più punti del reparto SDB nell’incontro, ma le sue schiacciate degne di questo nome si contano su una mano. Non mi è chiaro se il problema nasca dalla regia o fosse fuori forma, ma non forza opportunamente e se lo fa il tempo è sbagliato.
- MVP della partita, Caterina Bosetti. Sempre con il vizietto della palla spinta al limita, tanto che le è stata anche fischiata, sempre insidiosa al servizio. Eppure il premio secondo me andava alla schiacciasassi Ebrar Karakurt.
- Monster Block risicati e blandi per Danesi, Bosetti e Cristina Chirichella grazie ad una prestazione sottotono delle bande e centrali avversarie. Peccato davvero, avrei voluto riviverne qualcuno clamoroso in diretta dopo quelli del mondiale.
- La Savino del Bene si è fatta fischiare un Fallo di Posizione in A1. E nulla, fa già ridere così.
Prossimi obbiettivi
I prossimi obbiettivi in realtà puntano al 2023, infatti è principalmente il girone di ritorno quello che più mi interessa per poter vedere la Pietrini dal vivo. Fino alla tornata finale, le partite esterne della Savino del saranno tutte lontane. A meno ovviamente di pensare ad una trasferta a Scandicci. Anche il big match Vero Volley – Imoco Conegliano è rimandato al 2023, la partita di andata Monza la gioca in trasferta. Non posso perdermi il nostro super libero nazionale Monica De Gennaro, la grande rivelazione Marina Lubian e il “vecchio amore bustese” Alexa Gray.
Probabilmente mi consolerò a Dicembre con Vero Volley – Igor Novara, sperando in un big match di spessore con le novaresi da una parte e Alessia Orro, Myriam Sylla, Sonia Candi dall’altra.