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Babbo Natale è dolce con Patrizia Ave

by Psydis
Babbo Natale è dolce

Che Babbo Natale sia dolce e buono i bimbi lo sanno da tempo, ma quello di Patrizia Ave lo è in tutti i sensi. Finalista nell’edizione 2015 di Bake Off Italia, è membro permanente dello staff della scuola di cucina Ti va di cucinare come Pastry Chef.

Ed è proprio la Torta Babbo Natale il fulcro della lezione di ieri, far cucinare insieme ad un adulto i futuri pasticceri: i bambini! L’occasione di poter pasticciare con mia nipote, e nel contempo farle preparare la torta di compleanno per la mamma, era pertanto imprescindibile. Inoltre, per una patita di Bake Off come lei, era un’altra occasione di incontrare qualcuna che in qualche modo lei ammirasse.

La base della torta è una Victoria Sponge, una variante del Pan di Spagna che risulti più saporito e morbido, evitando un’eccesso di bagna che lo bagnerebbe troppo facendolo sfaldare. Trattandosi di bambini ovviamente in questo caso la bagna è rigorosamente analcolico succo d’arancia. Generosa la farcitura di una sostenuta crema al mascarpone e  panna sovrastata da confettura di frutti di bosco per dare un gusto più deciso e addizionare acidà all’insieme.

La copertura è sempre la crema precedente, opportunamente dosata con la sac-a-poche per creare il disegno, aggiungendo in una piccola parte del colorante alimentare in gel, e due palline di pasta di zucchero nere per gli occhi. Tocco acido-amarognolo di contrasto, il cappello di Ribes freschi!

Il grosso della torta è stato fatto dai bambini, a cui ovviamente Patrizia e gli adulti hanno dato una mano, ma stranamente nonostante la giovane età sono stati tutti molto molto bravi. Guai a togliergli di mano la sac-a-poche o la spatola! Sicuramente oltre alla preparazione tecnica, la docente ha una spiccata predisposizione a relazionarsi con i bambini, perchè è riuscita a coinvolgerli per ben tre ore in un’attività comunque lunga e che richiede in alcuni passaggi molta concentrazione e cura, soprattutto sul finale dove la noia o la stanchezza potrebbero giocare brutti scherzi nel momento cruciale della rifinitura.

A livello personale è comunque stata una piccola sfida, considerando anche che odio questo tipo di torte, ma quattro mani questa volta hanno fatto miracoli. Considerando anche che due di esse hanno solo sei anni. E’ stata comunque un’occasione interessante anche per fare due domande tecniche su semifreddi e burro di cacao che mi serviranno in futuro, ma per me il fatto che mia nipote fosse entusiasta e che abbia dichiarato che da grande vorrebbe tornare da sola a fare i corsi è già stata una grande soddisfazione.

Ora tocca solo aspettare domani per assaggiarla!

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