Visti i pomposi trascorsi dell’ultima edizione due anni fa, mi aspettavo grandi cose da Host 2017: concorsi, showcooking, meeting, aree interattive e soprattutto tantissime occasioni di vedere chef brillanti cucinare qualcosa di insolito o ricercato. Purtroppo nei due giorni che ho visitato la fiera tutte queste speranze sono state disattese.
Il dato più assurdo di tutta la fiera è che i grandi nomi della ristorazione e della pasticceria erano appannaggio delle ditte di caffè, pertanto senza raggiungere i padiglioni ivi preposti rimaneva molto blanda l’offerta di colleghi a cui rubare qualche ricetta, spunto o segreto.
In mio soccorso è fortunatamente arrivato il maestro pasticcere Angelo Principe che ha tenuto due showcooking molto interessanti, impartendomi piccole nozioni e tecniche per migliorare due elementi fondamentali: le mousse e le praline. Nel primo caso era una mousse alla birra Becks con l’accostamento alla ganache di pistacchio e pere abate, nel secondo dei cioccolatini ripieni di una ganache al liquore di caffè.
Molto interessante anche la presentazione presso lo stand Associazione Cuochi di Milano e Provincia del libro Rossini, la musica del cibo della scrittrice Ketty Magni che svela la passione per la cucina dell’ecclettico musicista Gioachino Rossini famoso a suo tempo anche come cuoco e buongustaio.
Un doveroso ringraziamento allo chef Moreno Nesi per la compagnia, gli assaggi e le trattazioni culinarie e allo chef Antonio Greco per avermi illustrato i pregi dei nuovi forni professionali Electrolux.
Nella speranza di una migliore edizione nel 2019, pubblico qualche scatto degli eventi seguiti e una carrellata di opere d’arte del campionato mondiale di pasticceria.