Pomeriggio formativo presso il ristorante temporaneo WellKome di Milano per una breve ma intensa lezione sulla Soba. Partner d’eecezione la catena Sagami, rinomata azienda molto quotata nel padiglione Giappone ad Expo 2015, che ha incaricato come esperto Makoto Isaji nei panni di chef del locale e maestro per le lezioni. La sede principale si trova in un paese a me molto caro per diversi motivi ed esperienze, Nagoya, pertanto si propone la diffusione soprattutto dello Nagoya-Meshi (stile di cucina tipica del luogo), con una particolare attenzione appunto a Soba e Udon in zuppa di Aka Miso.
Spiegazione esauriente a 360° partendo dalle dosi di farine ed acqua, impasto in tre step, stesura, taglio e naturalmente degustazione finale. Da grande professionista Giapponese, Makoto è stato instancabile mostrando tutti i passaggi in un primo tempo, per poi dedicarsi ad ognugno dei dieci partecipanti per l’impasto e la successiva stesura. A rotazione infatti, dopo aver preparato ognuno il suo panetto, abbiamo steso la pasta sul pianale dove aveva lavorato lui, in modo da essere seguiti singolarmente fino alle pieghe finali pre taglio.
Preziosa e fondamentale anche la responsabile della struttura WellKome, Sari Morimoto, che oltre ad ospitarci in maniera magistrale, ha fatto da sous chef controllando e consigliando sugli impasti per far si che tutti ricavassero un panetto ottimale, ma cosa non da poco ha fatto da inteprete sfoggiando una traduzione accurata e forbita che ci ha permesso di capire tutti i dettagli della lavorazione.
Assolutamente deliziosa anche la degustazione della versione fredda della Soba, servita con brodo Dashi, Wasabi e cipolloto (in copertina).
A mente fredda mi accorgo di quanto una preparazione che sembra banale come la Soba, richieda invero moltissimo tempo e tecnica per poterla padroneggiare in maniera accettabile. Solo tra panetto e stesura per tre porzioni vanno via quasi venti minuti, ed ancora non siamo pronti per il taglio che, oltretutto, richiede per una risultato apprezzabile un coltello particolare o una taglierina specifica non proprio semplici e sicuri da usare per un neofita. Se l’intento era quello di diffondere un pò di cultura giapponese in modo sano e propedeutico, ci sono riusciti. Sicuramente proverò comunque a rifarla a casa, sperando che gli appunti presi siano accurati, ma dovrò prima cercarmi un mattarello o un bastone adeguato di almeno un metro di larghezza!
Prossimante ci saranno nuovi eventi e la replica il 7 Maggio della stessa lezione di oggi, per cui è bene tenere d’occhio la loro pagina per rimanere sempre aggiornati sulle possibilità di imparare cose nuove sull’amato Sol Levante!