Partendo per Londra cinque giorni, mi sarei aspettato di assaggiare chissà quali piatti tipici inglesi durante la trasferta, ho invece scoperto il paradiso del Comfort e Street Food. Probabilmente anche la capitale dell’Inghilterra non è poi molto diversa dalle altre grandi città, il cibo tradizionale è appannagio di posti scelti e forse dislocati fuori dal centro perchè la visione reale è quella di un paese a misura di turista internazionale; tutte le cucine mondiali sono dislocate nelle “street”. dalle più in voga fino a quelle di nicchia da noi ma molto apprezzate dagli inglesi. E’ così che ritrovi una piccola Milano con il quartierino cinese, libanese e via via tutte le varie etnie, miste però di fast food o locali spuri di tipicità.
Per scelta sono stati evitate le catene classiche McDonald’s, Burger King e KFC in quanto, nonostante qualche variazione, alla fine propinavano la stessa solfa vista in Italia. E’ stata data un chance invece a quelle a noi sconosciute con cibo orientale, inglese o originale.
Il primo l’abbiamo incrociato alla Victoria Station con il brand Wasabi, un posto molto delizioso con sushi e preparazioni sia calde che fredde. La scelta è ricaduta su un profumato e speziato Sweet Chili Chicken ma anche i Tamago, Ebi e Tofu non erano niente male, freschi e ben presentati. Forti dell’assaggio del mezzogiorno, siamo riamsti in toni giapponesi anche per cena dove, nel piccolo ma accogliente interno del Wox Noodles Bar, vengono serviti riso o noodles in vaschette di alluminio a cui è possibile aggiungere salse a scelta ad un prezzo molto competitivo. Inutile dire che ho provato con soddisfazione entrambe le basi alternando diversi condimenti tra Sweet Sour Chicken, Potato and Chicken, Black Beans Chicken, Curry Chicken. Ultimi scorci speziati al Misato di Piccadilly Circus insieme ad Anna Sances, con gli Udon Chicken Curry e Rice Chicken Terayaki, chiudendo in bellezza con dei mini Taiyaki di un piccolo locale adiacente.
Immancabile un assaggio delle Pasty salate al West Cornwall Pasty con il curioso abbinamento Agnello e Menta, ma soprattuto del classico anglosassone Fish & Chips al Sussex Fish Bar vicino all’albergo.
Per il pollo fritto mi sono invece affidato a Ed’s Easy Diner, un locale caratteristico anni 60 di Victoria Station. Favoloso il loro Chicken Dippers servito con Salsa BBQ e Marmellata di Jalapeño con l’estensione Ed’s Plate con cui ti servivano anche Patatine Fritte, Anelli di Cipolla e Coleslaw (nsalata di cavolo cappuccio crudo). Geniale la formula Bottomless Glass per cui pagavi una bibita ma alla fine la potevi richiedere gratis all’infinito, permettendomi bere 7UP fino a sazietà.
Tappa messicana invece al Tortilla per un corposo Burrito componibile dal cliente e una bella vaschetta di Nachos Queso innaffiata da una birra Negra Modelo.
Fuori dall’ordinario il baracchino Knot che vende Pretzel originalissimi, ma soprattutto buonissimi. Tra i vari salati abbiamo scelto di assaggiare il più modesto con Semi di Papavero e il più speziato e saporito Chorizo ed Emmenthal. Morbidi e gustosissimi, sono stati un’autentica rivelazione che, se potessi, replicherei volentieri io stesso a casa.
La cena indimenticabile è però targata London Street Brasserie, un ristorante pulito e sfavillante a due passi dalla stazione di Paddington che addocchiavo da un paio di giorni. Ho lasciato il cuore per il Bangers and Mash, salsiccie di mela e cinghiale servite su un soffice purè di patate e salsa di cannella e sidro (foto in copertina). Insperata scoperta anche della Ginger Beer, una delle accoppiate migliori per un piatto di carattere come quello ordinato, visto che sgrassava la bocca e ti permetteva al boccone successivo di rigustare tutto come se fosse il primo. Spettacolare e delicatissimo anche il primo piatto ordinato da Alice, King Prawns and Spinach Tagliolini Twist.
Tirando le somme, Londra è una città incredibile dal lato gastonomico. Offre grande varietà di scelta e anche ampio margine di soddisfazione: materie prime fresche e di altissima qualità, fritto saporito e poco unto, pesce e carne gustosa e succulenta. I market più gettonati come i Tesco, Waitrose e Sainsburys vantano reparti di prodotti freschi internazionali da lasciare a bocca aperta. Abitassi a Londra mi perderei per giorni tra gli scaffali a comperare cose nuove per sperimentare ricette solo immaginate o verdure mai viste o sentite.
Unica pecca, la colazione scadente ed imbarazzante dell’Alexandra Hotel dove alloggiavamo. Tra il pane tostato che sembrava gomma, degli affettati insapore e inodore e il formaggio Cheddar in sottilette attaccate una all’altra è stata una comica unica la nostra breakfast internazionale. Le brioches neppure parlarne, gusto cartone.
E neppure a dirlo si è sempre sentita la mancanza di un buon Caffè Espresso all’italiana!