Il destino spesso opera in maniera strana e bizzarra. Incontrare Vera e disquisire sulla cucina (in particolare sui lievitati) è stata sicuramente una delle fortune più grosse della mia ultima esperienza lavorativa. Oltre a conoscere una persona spettacolare, ho avuto modo di arrivare nella cucina di Silvia Bisogno.
Forte della sua passione per la cucina, nonostante la giovane età, conta una formazione e collaborazioni con i Maestri Pasticceri Iginio Massari e Luca Montersino, senza dimenticare il panorama editoriale e televisivo, quelle con grandi brand di food e la prestigiosa scuola milanese dove insegna cucina: Cavoli a Merenda.
Stasera ho partecipato insieme a Vera al mio primo corso con Silvia come docente, svolto nella sua cucina elegante e fine tra la fragranza delle sfogliatine salate ed un buon calice di spumante. Ciò che ha sfornato per fine corso lo vedete in copertina.
La serata era incentrata sui lievitati da colazione, ma in realtà non ho solo imparato a fare due impasti spettacolari; ho imparato a Cucinare. Bando al ricettario dato in dotazione, in cui ci sono i vari passaggi per la realizzazione, un corso con lei ti porta ad avere una quantità di nozioni chimiche ed organolettiche che, in mano a veri appassionati di cucina, mutano irrimedibilmente la concezione dei lievitati e degli impasti di ogni tipo, non soltanto dei due presentati.
Ore ed ore di ricerche su internet o di prove in casa vengono di colpo sovvertite nel giro di mezz’ora dando prova mentre gira la planetaria, o da forma ad una spirale al limone, della perfetta ed inconfutabile verità delle sue affermazioni. Tutto ciò che ho letto per lungo tempo in presunti blog affidabili (NO, non parlo assolutamente ne della Parodi ne di GialloZafferano) affidati a professionisti è stato’ripulit0′ con un colpo di spugna dall’evidenza.
Scorrere velocemente il suo blog dà un’idea generale delle sue competenze, spulciare la pagina Facebook Dans ma Cuisine aggiunge un pò di curiosità, ma vederla lavorare dal vivo è qualcosa di eccezionale. La maestria con cui maneggia le materie prime e gli impasti, riducendo al minimo i tempi morti e i movimenti inutili, è qualcosa di chirugico.
La fragranza della sfogliata persiste dopo ore e la sofficità impalpabile delle spirali ha assolutamente dell’incredibile, un’esperienza intensa e golosa che raramente ho avuto modo di constatare anche nelle migliori pasticcerie. La spirale e il muffin rimangono leggeri e morbidi dopo ore all’aria aperta. Ebbeni si, mi sono sacrificato lasciandone metà fuori tutta notte per avere un riscontro alla mattina. Erano perfette! Fatto lo stesso esperimento con le brioches di pasticceria diventano gommose e induriscono.
Il corso è stato anche artefice di una nuova preziosa conoscenza: Antonella, intenditrice di cucina ricercata e finissima food blogger di Ma Cuisine Royale in cui è possibile ritrovare una serie di percorsi gastronomici contraddistinti sempre dall’eccellenza delle materie prime e da un’impeccabile ‘mise en place‘.
Ora l’obbiettivo è riuscire ad avvicinarsi alle prelibatezze che ieri sera ha impastato e sfornato sotto i nostri occhi Silvia, nell’attesa dell’autunno 2015 quando inizierà una nuova sessione di suoi corsi su altri argomenti altrettanto sfizioisi che, se tanto mi da tanto, saranno anche altrettanto propedeutici ad una crescita preofessionale.