A parte per un mini corso gratuito organizzato da un fotografo locale per pubblicizzare la propria sala pose, non mi ha mai interessato troppo partecipare ad un workshop fotografico. Ho visto spesso amici “raggirati” dai docenti degli stessi che mascheravano un workshop dietro un semplice model sharing. Eppure mi sono fatto incuriosire dallo stuzzicante Alternative Workshop organizzato a Torino da LeLe Photography. Il programma esulava dal solito copione fashion, beauty, glamour trito e ritrito dove il fulcro della foto era solo “rendere” la modella più “figa” possibile, shiftando il target ad un livello superiore dove la foto in studio era la base per contestualizzarla in una location virtuale quasi già pre-figurata mentalmente, creando infine una vera e propria digital art secondo le preferenze personali di approcci e procedure.
Svoltosi alla Sala pose 300, in un ambiente pulito,silenzioso e professionale, han fatto sicuramente da padroni sia il docente (LeLe) che Dario Dusio. Addirittura con estrema gentilezza Dario mi ha seguito in una stucchevole problematica già posta ad altri fotografi professionisti che o non sapevano rispondere oppure preferivano non rispondere. La professionalità delle persone si vede anche da questo! Ma come in tutte le cose non ci sarebbe un set fotografico se non ci fosse la modella. Noi ne avevamo addirittura due.
Danielle Fiore, incantevole modella molto orientata alla rievocazione storica che ci ha catapultato nei bei tempi andati di balze, sottogonne, ecc..
Chiara De Finis, “Suicide Girl” molto poliedrica in quanto tatuatrice e modella, che ci ha deliziato con due cambi abito molto tosti e assolutamente alternativi.
L’altro piatto forte della giornata era la gestione della postproduzione. Il docente è stato assolutamente esaustivo in ogni forma e tecnica, esulando a volte anche dal programma stabilito per mostrare qualche trucchetto extra su richiesta. Spaziando dalla gestione in Camera Raw, piuttosto che diversi approcci di scontorno, si è arrivati dopo diversi passaggi, spiegati passo passo, alla visualizzazione finale di 3 eccezionali “quadri” d’autore. Fondali, ombre, make-up, effetti luci, camera raw … un’immersione totale di fotoritocco che ha fatto volare il tempo della lezione in quanto concentrata di molti argomenti in poco tempo, ma lineare ed esaustiva tanto da non riuscire mai a distrarti un secondo. E chicca non da poco, abbiamo ricevuto anche un CD che racchiude qualche texture, pennello ed azione di partenza ma soprattutto brevi tutorial e video riassuntivi della lezione in sala.
Il primo test di apprendimento delle nozioni spicca in cover all’articolo. E’ a tratti imperfetta sia per la foto un pochino rognosa sui capelli (ma era anche l’unica orizzontale scattata purtroppo) che per mia inesperienza con questo mondo, ma ne sono abbastanza soddisfatto. La cosa più importante però, al di là di tutto, è che sfogliando alcuni siti specializzati (ed. deviantart) vedo alcune opere o post in modo differente e più “artistico” rispetto al solito bello/brutto, cerco di capire come replicarle sapendo che ora qualche base ce l’ho e mi ritrovo anche osservare gli oggetti reali in modo differente, incorporandoli mentalmente nella foto finale che vorrei.
Consiglio a tutti coloro che vogliono avvicinarsi al suo stile di partecipare a corsi e workshop da lui organizzati perchè sono senza dubbio utili, propedeutici, chiari, completi e soprattutto hanno un valore molto superiore all’esiguo costo del workshop rispetto a ciò che propongo molti concorrenti per darti molto molto meno. Inoltre risottolineo che non è cosa da poco poter variare il proprio portfolio con due stili alternativi che le modelle hanno saputo portare in sala pose con assoluta maestria.
E permettetemi anche la nota polemica; effettivamente lavorare con due modelle serie è assolutamente più proficuo che lavorare con gnocche di turno “wannabe” nonostante facciano tre/quattro set alla settimana. Chiara e Danielle hanno nuovamente dimostrato che la professionalità è davvero importante per avere materiale eccellente da rielaborare, soprattutto in contesti molto particolari come questo Alternative Workshop!
Nel computo della giornata devo ringraziare sicuramente Martina Puglisi e relativa mamma (le ho fatte tribolare per colpa di Trenitalia) per aver reso possibile la partecipazione al corso. Un ringraziamento anche ad Alex Silver che è stato mio modello d’eccezione per un breve periodo. Ho fatto solo 2-3 scatti con lui perchè pensavo che avessero fretta di cambiare il piano luci, altrimenti ne avrei fatto volentieri qualcuno in più!
Infine è stato curioso incontrare Ivan Manzone, che avevo tra i contatti in quanto lo ammiravo per i suoi lavori, senza sapere invece che era in realtà una persona già conosciuta sui palchi di Hasta!