Ci voleva l’allenamento congiunto della Yamamay Busto Arsizio con L’Asystel Novara, unito alla cordialità della società varesina, per darmi lo stimolo a tornare a solcare un campo di pallavolo. Un’amichevole di lusso più che un allenamento, visto la nomea delle due squadre di A1 Femminile in campo. Un ritorno per me inaspettato quello di sabato scorso e lontano nel tempo da quando ero lì come ufficiale di gara, eppure son passati poco meno di 5 anni.
Il Pala Yamamay non dà particolari problemi di luce, impostanto ISO realtivamente alti è possibile sbizzarrirsi con tempi e diaframmi molti differenti, in base ovviamente alla foto e al gesto atletico cercato. Il pericolo del mosso è sempre in agguato, sia per la velocità della palla, sia perchè cogliere l’attimo migliore è una giusta dose di fortuna e previsione delle traiettorie. Occorre inoltre prendere le misure con i tempi dei movimenti delle atlete, decidendo se cercare lo scatto migliore, o affidarsi alla probabilità del multi-shoot con il rischio di averle tutte pessime. Pensi di aver fatto lo scatto corretto, eppure scopri che la palla ormai era passata fuori dall’inquadratura … oppure non c’era ancora arrivata.
Insieme ad Alessandro Zuffi abbiamo fatto tante prove, cercando anche le posizioni migliori da cui scattare. Quella molto vicina al palo del primo arbitro abbiamo constatato sia una perdita di tempo, neanche da considerare i laterali dietro al secondo arbitro … il movimento degli allenatori lungo le linee laterali diventano piccoli e costanti photo-bombing! La prossima volta testeremo il lato corto e le tribune alte ed angolari.
Il primo impatto è stato davvero difficile, molte foto erano irrimediabilmente mosse e per lungo tempo ho cercato i paramentri migliori. Ci è venuta incontro la partita successiva della squadra militante in serie B2FA dandoci il tempo, prima di tornare verso casa, di avere finalmente delle foto coerenti, coppie ed ISO di riferimento ed eventuali differenze tra AI SERVO e AI FOCUS sulla fotocamera, in base alle esigenze.