Quando Alessandro Zuffi mi propose di andare a Rimini Comix per cercare materiale interessante per CosmoPlay avevo un brutto presentimento, tanto che fui molto restio ad accettare. A posteri posso affermare che in fondo non avevo torto e che, a parte per una breve parentesi, sono stati soldi scialacquati.
Temporali e vento hanno reso il lavoro quasi impossibile, dovendosi arrabbattare in qualche modo per trovare location adatte a foto di livello adeguato ad una pubblicazione editoriale. La confusione e gli spazi ampi ma frastagliati di cosplayer o passanti hanno fatto il resto.
Non è una critica alla fiera in se, bensì la delusione dell’impossibilità di trovare tempistiche e luoghi consoni ad un evento di dimensioni adeguate ad una buona raccolta di materiale fotografico, soprattutto per un lavoro seriale quale un photo-shooting.
La svolta, seppur tardiva, arriva da un ritaglio pomeridiano di domenica, quando il primo scorcio di sole ci ha permesso di realizzare qualche foto interessante al porto di Rimini tra mare, scogliera e diporto. L’unico bottino interessante del weekend è stato proprio un piccolo ma piacevole shooting fotografico con Federica e Matteo nei panni di Lacus e Kira da Gundam Seed.
Ma se le bizzarrie della temperatura inclemente, del forte vento o dei temporali, dell’impossibilità di trovare location interessanti e usufruibili senza impazzire potrebbbero essere parte del gioco e del rischio perchè si va alla cieca con la sorte climatica o della città di cui non si conoscono possibili luoghi strategici, la cosa che più mi ha dato noia e stata l’impossibilità spesso di realizzare un lavoro seriale perchè il cosplayer non sapeva assolutamente nulla del personaggio, rischiando pertanto la realizzazione di foto out of character o pressochè identiche. Ognuno è libero di fare ciò che vuole, ma poi non può pretendere uno shooting coerente. E comunque troppo spesso ci si dimentica che la parte play non è da meno, quindi almeno un pò di background del personaggio scelto andrebbe conosciuto.
Ma la bizzaria davvero grossa è stata la polemica su più fronti contro le cosplayer con abiti succinti. Non è sicuramente storia nuova, ma Rimini ha espresso il peggio del peggio questa volta. Troppe, troppe, troppe accuse e insulti gratuiti sono volati in questa fiera. Tralasciando come anticipavo che ognuno è libero di fare quello che vuole, non capisco perchè questo accanimento sia arrivato proprio a Rimini, fiera estiva in cui è fisiologico che una cosplayer possa sfruttare per portare un cosplay più nudo che ad una fiera come Lucca Comics dove è più facile che il freddo atttanagli; manga ed anime sono pieni di personaggi così, non si dovrebbe mai fare cosplay dei medesimi quindi? Scusate ma mi sembrate davvero idioti se affermate ciò!
Inoltre comincio anche a diventare insofferente al rovescio della medaglia, ovvero chi torna a casa dopo l’ennesimo cosplay succinto e per l’ennesima volta scrive la stessa cosa per giustificarsi e ribadire il pensiero. Se uno decide di fare un altro cosplay svestito ormai sa benissimo a cosa va incontro, quindi o se ne frega o dovrebbe smetterla di farne. Ovviamente propendo per il fregarsene e basta, pertanto non dovrebbe neppure preoccuparsi di quello che il o la demente di turno ha da dire, perseguendo per la sua strada. Dare giustificazioni fa sembrare che si ha la cosa di paglia all’ennesima volta che le si danno, oltre che a dare soddisfazioni ai Troll che vedono la gente incazzarsi. Troll che il più delle volte hanno frustrazioni personali che cercano di sfogare sugli altri per sentirsi meno sfigati.
Ma ovviamente questa è sempre una mia opinione!