Alcune sere in cui decidi di sfidare il buio e le recinzioni aeroportuali, così esci con la tua macchina fotografica e ti dirigi nei pressi di una pista di Milano Linate, provando a scattare nella speranza di vincere contro il rumore e i tempi di esposizione alti obbligati dalla mancanza di illuminazione. Ci ho provato giusto qualche sera fa insieme ad Alessandro Zuffi e abbiamo perso clamorosamente.
L’impossibilità di tenere perfettamente a fuoco l’aereo che decolla, rulla o atterra è già la prima causa della sconfitta. Anche in modalità Servo il sistema tende a perdere il fuoco, disturbato dallo sfocato della trama che costituisce la rete perimetrale della pista. Il buio e la velocità con cui si muovono gli aerei fanno tutto il resto. Nonostante l’uso del “biancone” a f2,8 la migliore configurazione possibile era 1/100 sec con ISO H2. Non avevo mai provato ISO così alti, proprio perchè non ho mai tentato di fotografare con un’illuminazione praticamente inesistente, e devo dire che è molto chiaro il motivo per cui scrivono che è una scelta estrema quella di usare H2, i 25600 ISO si vedono tutti!
Le poche foto decenti devono essere ampiamente ritoccate per ridurre al minimo tutti i rumori e dare una parvenza di nitidezza allo scatto, cercando nel contempo di limitare l’appiattimento dei particolari che la rendono caratteristica. E’ inoltre chiaro che, nonostante i megapixel della fotocamera, la foto rimane decente solo a risoluzioni molto basse nella quale tutto si disperde e non si notano le magagne. La cosa più utile sarebbe quella di potersi avvicinare molto alla pista di atterraggio per sfruttare la luce dei corridoi e soprattutto essere oltre la rete. Sicuramente però mi guarderò bene in futuro di usare H1 o H2 a meno di non poterne fare proprio a meno, altrimenti è davvero molto meglio non scattare.
La fortuna più grande è stata trovare una villetta con un giardino in stile orientale, le uniche foto eccezionali della serata … nonostante si scattasse attraverso le sbarre della cancellata.